La storia di Patrizia inizia a dicembre 2010, quanto nel bel mezzo di una vacanza le viene una forte emoraggia. A gennaio Patrizia prenota quindi una visita ginecologica e lì il triste verdetto: miomatosi uterina.
L’utero di Patrizia presentava infatti svariati fibromi:
- fibroma anteriore sottomucoso 13×14 mm;
- fibroma postero-laterale destro intramurale 36×37 mm;
- fibroma postero laterale sinistro intramurale 20×17 mm.
Isteroscopia operativa e laparoscopia per la rimozione di 4 fibromi
Patrizia presentava inoltre una forte anemia, quindi la prima ipotesi è di iniziare una cura con analogo in vista di un intervento chirurgico. L’idea della menopausa indotta però spaventa Patrizia, che dopo aver chiesto altri pareri medici evitato di prendere l’analogo.
Il mese sucessivo un’isterosonografia rivela fibromi si rivelano più grossi (sm anteriore di 25×25 G1 e posterofundico G2 di 53×45 mm i maggiori) ed emergono anche un polipo e una sospetta sactosalpinge (un’infezione alla tuba) per cui a Patrizia i medici prospettano anche una rimozione di una tuba.
Dopo un mese di antibiotico Patrizia torna per un controllo e e viene messa in lista per l’intervento chirurgico. A maggio effettua il prericovero e il 19 luglio 2011 l’intervento. Con isteroscopia operativa le tolgono il mioma anteriore bilobato di circa 2,5 cm e in laparoscopia operativa il mioma posterolaterale sinistro di 4-5 cm, il mioma posteriore di 1,5 cm e quello anteriore di 2 cm, più quella che alla fine si è rivelata una cisti ovarica di 5 cm
Patrizia racconta di un’operazione ed un decorso post operatorio tranquilli. Ad agosto infatti può tranquillamente concedersi una meritata vacanza (unico neo una pesantissima emorragia durante il viaggio…)
Ma i maledetti fibromi ritornano …
Al ritorno dalle vacanze Patrizia va a fare il controllo e scopre che nel suo utero ci sono ancora fibromi! Un mioma di 38×30 mm e un altro di 20×15 mm. Il ginecologo le prescrive allora la pillola Loette, ma i suoi cicli emorragici riprendono e continuano. Allora Patrizia prova a prendere la pillola Ginoden, e poi la pillola Zoely, ma non risolve nulla.
Continua quindi a ingurgitare pastiglie di ferro per evitare l’anemizzazione e intanto i suoi maledetti fibromi crescono e a marzo 2012 nel suo utero è ben evidente un mioma posteriore bilobato di 47×44 mm, un mioma anterofundico di 28×30 mm, un mioma posteriore di 24×24 mm più innumerevoli altri minuscoli. Il suo utero è tristemente e inesorabilmente fibromatoso.
Alla visita successiva a Patrizia viene prescritta una nuova pillola, Klaira (la stessa che prendevo io), che per qualche tempo sembra funzionare, ma poi la situazione torna insostenibile.
Il Decapeptyyl: una soluzione temporanea
Alla fine ad aprile 2013 ritorna l’ipotesi del Decapeptyl che Patrizia aveva inizialmete scartato. Per evitare di dissanguarsi Patrizia prende allora il Decapeptyl da aprile a settembre 2013 e valuta gli effetti collaterali di questo farmaco sopportabilissimi in cambio dell’amenorrea! Tra gli effetti collaterali riportati Patrizia segnala sudorazioni notturne, vampate di calore ogni tanto e un po’ d’insonnia, ma tutto sopportabilissimo!
Così Patrizia trascorre un’estate meravigliosa, senza preoccupazioni, libera di poter programmare qualunque cosa, di andare al mare, di vestirmi con colori chiari senza l’ansia di sporcarsi (come ti capisco Patrizia!).
La seconda isteroscopia operativa
Poi però, purtroppo, è dovuta tornare alla sua triste realtà. Il 15 ottobre 2013 si è sottoposta ad isteroscopia operativa per rimuovere i fibromi che aggettavano sulla parete e che potevano essere i più fastidiosi a livello di ciclo. Per questo intervento ha passato una sola notte in ospedale (solo perché era tardi, altrimenti si fa anche in day hospital) e non ha avuto nessun problema. Intanto grazie al decapeptyl il suo ciclo era ancora assente ed è tornato a inizi dicembre 2013, ovviamente in maniera catastrofica come sempre. La sua dottoressa le ha quindi prescritto di nuova Klaira, che però non ha sortito nessun effetto. così Patrizia ha poi provato anche Visanne, sempre senza risultati.
I fibromi, inarrestabili, tornano ancora
Purtroppo la rimozione dei fibromi solo all’interno della cavità uterina non è stata risolutiva a Patrizia poco tempo fa, durante un’ennesima visita di controllo, ha scoperto di avere di nuovo un mioma intramurale di 5-6 cm più altri anteriori di 2,2 e 3 cm e altri minuscoli. La ginecologa le ha quindi prospettato l’ipotesi di una laparotomia, sostenendo di aver bisogno di “prendere l’utero in mano” per trovare anche i fibromi più piccoli e rimuoverli.
Patrizia le ha proposto l’embolizzazione e gli ultrasuoni focalizzati ma la ginecologa le ha risposto che nel suo caso non sono indicati, perchè non ha pochi fibromi localizzati ma un intero utero fibromatoso. Allora Patrizia le ha chiesto di provare Esmya, che la ginecologa le aveva già consigliato un anno prima (in alternativa al decapeptyl), ma Patrizia aveva scartato per i costi proibitivi.
Esmya, una nuova speranza
Così ora Patrizia proverà a combattere i suoi fibromi con Esmya.
In bocca al lupo Patrizia! Dopo tutte queste disavventure e la costante presenza di fibromi che sembrano inarrestabili spero con tutto il cuore che Esmya possa portarti un po’ di sollievo. Intanto vedrai come sarà bello poter stare per 3 mesi senza ciclo mestruale, e per il resto incrociamo le dita!